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SULMONA – Non solo centro autismo e psichiatrico dove in trenta rischiano il posto ma in ballo ci sono anche le strutture per anziani e per i disabili collocate sul territorio in termini di continuità assistenziale e qualità dei servizi. L’obiettivo è quello di tutelare tutti i livelli occupazionali e in più conoscere tempi e modalità dell’internalizzazione disposta dall’azienda sanitaria. Per questi motivi il Tribunale per per i diritti del Malato, tramite la coordinatrice regionale, Catia Puglielli, si sta adoperando per l’attivazione di una conferenza dei servizi al fine di mettere sul tavolo tutti gli attori istituzionali e gli operatori. “Non possiamo continuare a condurre battaglie a compartimenti stagno, senza un’attenta lettura degli atti e delle singole situazioni”- tuona la Puglielli dal suo Tdm. D’altronde Regione e Asl si sono già confrontate sull’argomento con il rilascio dell’autorizzazione a stralcio del reclutamento dei dipendenti delle cooperative, come messo nero su bianco nelle ultime deliberazioni. “Vorremmo sapere in che modo la politica si sia inserita nel dialogo con l’azienda”- chiosa la Puglielli.

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