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COCULLO – Il sindaco di Cocullo Sandro Chioccio vieta la somministrazione di qualsiasi genere di alimenti ai gatti randagi in determinate vie del centro storico e gli animalisti vanno su tutte le furie, minacciando addirittura una denuncia all’autorità giudiziaria competente. Si è aperto il caso a Cocullo, il centro conosciuto per il Rito dei Serpari, ma per il primo cittadino l’ordinanza è stata travisata. “Non è un provvedimento contro i gatti come è stato scritto o fatto intendere da qualcuno ma solo un’ordinanza per tutelare la pubblica igiene e il decoro delle strade”- spiega Chioccio. Con il provvedimento si fa divieto di “somministrare alimenti di qualsiasi genere nelle seguenti vie del centro storico e strade limitrofe: via san Domenico, via Porta Ruggieri, Rione San Nicola, Piazza Aracella, via Roma, Piazza Madonna delle Grazie. E’ fatto obbligo di provvedere alla raccolta dei contenitori utilizzati per nutrire i gatti randagi al di fuori delle aree”. Per il Presidente di Animalisti Italiani Onlus “imporre il digiuno e’ illegittimo se non crudele, e’ quanto viene stabilito dalle sentenze Tar Ancona, sent. n. 753/2012 e Tar Puglia, sez. Lecce, sent. n. 525/12. I comuni non possono vietare la somministrazione di alimenti a cani e gatti randagi con contenitori sulle aree pubbliche. Il provvedimento del Sindaco di Cocullo e’ privo delle condizioni richieste dalla legge per essere riconosciuto giuridicamente valido per difetto di istruttoria e di motivazione”. Ma Chioccio si difende spiegando che l’ordinanza tutela igiene e decoro di alcune strade fuori delle quali non è vietato dar da mangiare ai gatti randagi. “Mi sono già sentito con gli animalisti e hanno capito che probabilmente la vicenda è stata ingigantita”- conclude il sindaco.

Andrea D’Aurelio

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