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SULMONA – Sarà restituito in autunno alla Chiesa di Santa Maria della Tomba a Sulmona il prezioso dipinto rubato tra la notte del 3 e 4 agosto 1993. Ventiquattro anni di indagini ininterrotte e alla fine i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona lo hanno rinvenuto mentre stava per essere venduto da una casa d’aste di Genova. Stamane in conferenza stampa è stato riconsegnato nella mani del vescovo della diocesi di Sulmona-Valva Angelo Spina dal Maggiore del Nucleo Tpc Ancona Carmelo Grasso e dal Capitano della compagnia Carabinieri di Sulmona Florindo Basilico. Tutto partì da una denuncia dell’allora parroco, il compianto mons. Enio Di Nino. Un lavoro meticoloso quello compiuto i militari che hanno salvato la prestigiosa opera sacra. “E’ un fenomeno abbastanza diffuso in Italia quello del furto di opere d’arte e noi siamo l’unica banca dati”- spiega il Maggiore Grasso. “E’ un furto sacrilego”- aggiunge il vescovo Angelo Spina- “non è l’opera che è stata rubata ma ciò che rappresenta”. Il dipinto olio su tela ( 180 per 22) di autore ignoto databile intorno al XXVIII secolo di scuola piemontese raffigura “la Madonna in trono con Bambino varie figure religiose e ai piedi della tela in primo piano Sant’Omobono”. L’uomo che aveva messo in vendita il dipinto è indagato per ricettazione. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Anna Colangelo della Soprintendenza Beni Culturali e don Maurizio Nannarone, Vicario Generale.

Andrea D’Aurelio

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