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SULMONA – “Il termine della diffida è scaduto oggi, non ci sono i decreti attuativi per sbloccare i fondi. Nei prossimi giorni presenteremo un esposto in Procura sul quale i nostri avvocati stanno lavorando”. Così i vertici di Strada dei Parchi Spa, la concessionaria delle autostrade A24 e A25, sulla questione dei fondi, circa 192 milioni di euro, sulla messa in sicurezza sismica dei viadotti delle due arterie che collegano l’Abruzzo con il Lazio. Nel documento inviato lunedì scorso, Sdp ha dato un ultimatum di cinque giorni al ministero per le Infrastrutture e Trasporti, sottolineando che “non è dato in alcun modo sapere per quale ragione il ministero concedente non si faccia ancora oggi parte diligente rispetto all’adempimento dei compiti di propria competenza mediante il sollecito rilascio dei provvedimenti approvati dei progetti al fine di consentire l’avvio dei lavori urgenti”. E davanti al silenzio nella giornata di oggi, Sdp ha deciso di far ricorso alla magistratura. Dopo il caso politico si apre anche quello giudiziario su un tema che resta di scottante attualità se si considera che solo la scorsa settimana un pezzo di cemento si è staccato dal viadotto autostradale di Pratola Peligna che sovrasta il casello mentre nelle settimane addietro erano scattate le verifiche di viadotti di Cocullo e Bugnara.

Andrea D’Aurelio

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