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SULMONA –  Personale in affanno e servizio sempre più a rischio paralisi. Accade nel Centro Trasfusionale dell’ospedale di Sulmona messo a dura prova nell’ultimo periodo dall’emergenza pandemica da Covid-19. Il contagio random e a catena che è esploso in città, facendo schizzare l’asticella degli attuali positivi sopra la quota 100, ha coinvolto inevitabilmente anche l’ambiente ospedaliero nonché il Centro Trasfusionale dove, nei giorni scorsi, un medico e un’infermiera sono risultati positivi al tampone. Entrambi, dopo l’accertamento del contagio, sono stati posti in isolamento domiciliare mentre tutto il personale è stato sottoposto al test molecolare. Ma non è questo il punto. Gli operatori rimasti in servizio devono quindi sostenere ritmi e carichi di lavoro estenuanti poiché, va rilevato, la quarta ondata della pandemia altro non ha fatto che acuire la carenza di personale giunta ai massimi storici. Ne consegue che il Centro, in caso di ulteriori contagi, rischierebbe sul serio di interrompere il servizio. Da qui la necessità di interventi volti a potenziare la pianta organica, in regime ordinario, onde evitare pesanti ripercussioni durante l’emergenza. Se da un lato il fronte Covid appare contenuto, preoccupano le conseguenze del contagio in termini di risorse umane a disposizione. Nell’ultimo periodo altre positività sono state rilevate su un’infermiera dell’ambulatorio chirurgico, che ha contratto l’infezione nonostante la terza dose e su un’altra operatrice sanitaria di ortopedia. Piccoli campanelli d’allarme che non preoccupano più di tanto. Mentre, dalla Direzione generale dell’azienda, si attendo gli ormai noti interventi sul personale operante che risulta carente un po’ in tutti i reparti. (a.d’.a.)

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