SULMONA – L’azienda revoca gli straordinari domenicali, dopo lo sciopero posto in essere dalla Fiom Cgil della provincia dell’Aquila, ma è lo stesso sindacato a rilanciare allarme e preoccupazione per il futuro dello stabilimento Magneti Marelli di Sulmona. “Per sensibilizzare la politica locale riguardo a questo tema, abbiamo chiesto un incontro al sindaco di Sulmona, che molto tranquillamente non si eÌ€ degnato neanche di rispondere, dimostrando di avere interesse per lo stabilimento solo quando c’eÌ€ da sfilare per la festa natalizia aziendaleâ€- denuncia la Fiom- “vorremmo capire come l’azienda intende gestire l’imminente aumento di turni del principale cliente, Sevel, e come pensa di reggere il colpo di un eventuale aumento produttivo. Senza reali investimenti non si va da nessuna parteâ€. Poi l’elenco delle criticità . “Gli impianti non reggono piuÌ€, le lavorazioni meccaniche non soddisfano la richiesta dei montaggi. La manutenzione non riesce a stare dietro alle continue fermate delle macchine, questo per evidente insufficienza di personale, per costante mancanza di pezzi di ricambioâ€- proseguono dalla Fiom Cgil spiegando che “il risultato eÌ€ che 3-4 manutentori per turno, devono “correre dietro†i guasti delle macchine, lavorando sotto pressione, e per gestire le “prioritaÌ€â€, spesso vengono obbligati a lasciare i lavori a metaÌ€. Il cataforesi, cuore della nostra realtaÌ€ produttiva, eÌ€ costantemente in sovraccarico.
Assistiamo in piuÌ€, ormai periodicamente, alla fuoriuscita di fumi nociviâ€. “La nuova proprietaÌ€, che si appresta ad entrare entro la fine del semestre, eÌ€ al corrente di tutti i problemi che presenta lo stabilimento di Sulmona?â€- si chiedono dal sindacato che torna a bomba sul futuro dello stabilimento.
Andrea D’Aurelio