SULMONA – Solitamente la valigia sul letto è sempre quella di un lungo viaggio, non come distanza chilometrica ma come scelta di vita tendenzialmente definitiva. Si parte dalla città di origine per approdare fuori o dentro la regione o la nazione per trovare fortuna e cercare un lavoro più duraturo. Uno scenario comune di questi tempi anche se non manca mai l’eccezione che conferma la regola. E’ il caso della giovane coppia sulmonese, Annalisa Carrozza e Salvatore Marzuolo, che dopo essersi “stabilizzati” a San Benedetto del Tronto hanno deciso di rientrare nella città di origine, Sulmona, per investire personalmente rilevando un’attività in via papa Giovanni XXIII. Un “controesodo” bello e buono, non scontato di questi tempi, per questo merita di assurgere agli onori della cronaca. I due avevano scelto qualche anno fa di trasferirsi in provincia di Ascoli Piceno, a san Benedetto del Tronto, per costruire un progetto di vita. Ma una serie di eventi e vicissitudini li hanno riportati dove tutto è cominciato, ovvero a Sulmona, per ripartire con un nuovo progetto. La coppia ha rilevato la pasta all’uovo in un momento particolare per l’economia del paese e in un quartiere altrettanto particolare. Basta farsi quattro passi in quella zona per contare le attività sfitte e chiuse da tempo. Loro invece hanno voluto dare un segno di continuità e di speranza, accettando una sfida non facile, in tempo di pandemia che ha messo in ginocchio i vari comparti produttivi. “Da parte nostra c’è tanta volontà e passione per questo lavoro e il nostro desiderio è di crescere, magari insieme ai clienti e con l’aiuto di tutti”- commentano Annalisa e Salvatore tra un chitarra e un raviolo, mentre preparano dietro le quinte la pasta della domenica e non solo. Una rondine non fa primavera ma, nel caso di specie, sicuramente fa notizia. Ai due giovani va il nostro personale in bocca al lupo.
Andrea D’Aurelio