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Vigne impraticabili per poter effettuare i trattamenti, cereali completamente allettati, campi di ortaggi inondati. Le forti ed incessanti piogge degli ultimi giorni sono una tegola sull’agricoltura abruzzese. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Abruzzo anche per quanto sta avvenendo in Romagna e nelle Marche in seguito allo stato alluvionale. Per questo, Coldiretti ha chiesto alla Regione, in una lunga nota indirizzata all’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente e alla direttrice di dipartimento Elena Sico, di verificare le condizioni per la richiesta dello stato di calamità nelle zone agricole colpite dalla furia del clima che sta compromettendo seriamente il prossimo raccolto. A soffrire del violento cambiamento meteo sono tutte le colture ma principalmente gli ortaggi – con particolare riferimento nella zona del Fucino considerato l’orto di Italia – insieme ai cereali che sono stati “allettati” dalle acque e ai vigneti, in cui la pioggia prima e il fango dopo hanno impedito finora di svolgere i trattamenti necessari a contrastare l’attacco della peronospora e dello oidio e di altri parassiti della vite. La pioggia era attesa da mesi per combattere la siccità nelle campagne ma i forti temporali che si stanno susseguendo da giorni stanno provocando danni irreversibili alle produzioni principali della regione, gli areali interessati alla riduzione di produzione sono ascrivibili a tutte e quattro le province determinando una notevole perdita economica.

Per la provincia dell’Aquila, soprattutto nella parte del Fucino, i dati diventano catastrofici con riguardo alle coltivazioni orticole a causa dell’accumulo di acqua nei campi derivante dalle piogge alluvionali con conseguente asfissia totale dei vegetali coltivati e il mancato trattamenti dei parassiti, data l’impossibilità di entrare nei campi inondati fango. Stesso drammatico dato nelle province di Chieti, Pescara e Teramo nelle quali le coltivazioni sono state compromesse e la pioggia sta generando disagi su viticoltura anche per l’impossibilità di accedere ai vigneti ed effettuare i trattamenti necessari a causa dell’eccesso idrico. Disagi anche per l’apicoltura, che domani celebra la giornata mondiale delle api. Le piogge incessanti di certo non aiutano nel momento dell’anno più importante per la fioritura e la produzione di miele.

Coldiretti, stante la situazione complessiva, ha chiesto di effettuare la procedura di delimitazione del territorio danneggiato alla Regione Abruzzo e di accertare i danni conseguenti per deliberare al più presto la proposta di declaratoria dell’eccezionalità degli eventi alluvionali per attivare così lo stato di calamità. E chiede che venga attività immediatamente un tavolo di crisi dedicato, al fine di capire se esistono ulteriori interventi da farsi e valutare meglio la situazione e il prossimo futuro, tuttora incerto visto il perseverare del maltempo.

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