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Promozione della cultura dell’ambiente e valorizzare gli alberi come componenti essenziali dell’ecosistema naturalistico: questo lo scopo della ‘Giornata nazionale degli Alberi’ che si festeggerà nei giorni 20/21/22 novembre prossimi.

Molte saranno le iniziative che si svolgeranno, in quei giorni, in tutto il territorio delle Regioni Abruzzo e Molise, e che vede direttamente coinvolta l’Arma dei Carabinieri Forestali attraverso le sue articolazioni territoriali unitamente a Regioni, Enti locali, le principali istituzioni pubbliche, le scuole. Nelle sole due Regioni di Abruzzo e Molise verranno messe a dimora 256 piantine, assieme a circa una quarantina di specie differenti (arboree e non arboree) distinte per le specifiche fasce di compatibilità fitoclimatica, in 106 diverse manifestazioni locali (presso parchi, giardini pubblici, scuole, sedi istituzionali varie, ecc.).

La Città di L’Aquila sarà particolarmente coinvolta in questa iniziativa che si terrà nella sede del Museo Nazionale d’Abruzzo (MuNDA), custode privilegiato dell’arte secolare abruzzese, proprio per sottolineare il fatto che la Giornata Nazionale degli Alberi rappresenta non solo un importante evento culturale ma soprattutto un concreto contributo alla lotta al cambiamento climatico, di cui sono testimoni la recente istituzione del Ministero della Transizione Ecologica oltreché il già definito Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza adottato dal Governo (P.N.R.R.).

Gli alberi, infatti, oltre ad essere laboratori naturali di biodiversità, sono formidabili assorbitori di anidride carbonica: si calcola infatti, che le foreste italiane riescano a stoccare ogni anno oltre 45 milioni di tonnellate di CO2, che rappresenta senz’altro il principale gas serra presente nell’atmosfera terrestre.

Fondamentale è la loro funzione preventiva nella lotta al dissesto idrogeologico, che causa ogni anno ingenti danni provocati da frane, smottamenti e dilavazioni: un solo ettaro di bosco può trattenere fino a 5.000 m3 di acqua, mentre un ettaro di terreno nudo è in grado di trattenerne solo 500 m3.

La lotta al cambiamento climatico, condotta attraverso la collocazione di alberi in situ, è anche al centro di un importantissimo e specifico Progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale e per la tutela e valorizzazione del verde urbano (ed extraurbano) previsto dal P.N.R.R., e promosso dal Ministero della Transizione Ecologica insieme all’ISPRA, al CUFAA dell’Arma dei carabinieri, all’ISTAT, CIRBISES ed altri Enti. Progetto che prevede una serie di azioni mirate a preservare la biodiversità, contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico nelle aree metropolitane, recuperare i paesaggi antropizzati e frenare il consumo del suolo. Per questo, saranno realizzate 6.600 Ettari di “foreste urbane” in 14 città metropolitane italiane, con 6.6 milioni di alberi da piantare in 5 anni con un finanziamento di € 330 milioni.

All’iniziativa hanno aderito quasi 1.000 gli Istituti scolastici condividendo un percorso didattico sulla fondamentale e consapevole importanza che gli alberi rivestono nella lotta ai cambiamenti climatici e per la conservazione ambientale, con il supporto tecnico dei Carabinieri Forestali (in particolare dei Reparti della Biodiversità, presenti sul territorio italiano).

Le piantine, una volta messe a dimora, saranno geolocalizzabili sul sito www.unalberoperilfuturo.rgpbio.it dove, attraverso un algoritmo, viene calcolato in tempo reale il quantitativo di CO2 che ogni pianta assorbe, contribuendo con ciò al contenimento dell’inquinamento ed alla lotta ai cambiamenti climatici.

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