SULMONA – Arriva il report dell’immigrazione nel Centro Abruzzo. Sono più di cinquemila gli stranieri presenti sul territorio, di cui trecento sono migranti fra richiedenti asilo e rifugiati. Numeri che hanno spinto la diocesi di Sulmona-Valva, attraverso la Caritas Diocesana e l’Ufficio Migrazioni, ad aprire uno sportello per migranti e stranieri. La Pastorale delle Migrazioni rivolge la sua attività alle persone coinvolte dal fenomeno della mobilità umana e in particolare gli immigrati stranieri e profughi, gli emigrati italiani all’estero, i nomadi Rom. Suo scopo è anche quello di stimolare nella comunità civile la comprensione e valorizzazione della loro identità in un clima di pacifica convivenza, rispettosa dei diritti della persona umana. Con le diverse iniziative Caritas e Diocesi cercano di assicurare l’assistenza religiosa ai migranti, italiani e stranieri, per promuovere nelle comunità cristiane atteggiamenti e opere di fraterna accoglienza nei loro riguardi. Lo sportello, curato da don Filiberto Eni Mbà Nchama, è attivo il mercoledì dalle 9.30 alle 12.30. Il 43% delle persone prese in carico dalla Caritas sono proprio straniere, mentre il 57% italiane. Più donne che uomini, 65% contro 35%. Complessivamente il numero degli assistiti è cresciuto vistosamente nel corso degli anni. Nel 2008 erano 188, nel 2015 più di 2000. Sono circa 30 i pasti erogati ogni giorno dalla mensa di via porta Romana, più di diecimila all’anno. Non pochi i centri di ascolto che aprono le porte ai bisognosi sul territorio cittadino e diocesano: Cristo Re, San Francesco Di Paola, Maria Ss.ma Ausiliatrice, San Giovanni da Capestrano, Santa Maria della Tomba. Nelle parrocchie si incontra il gran numero di volontari.
Andrea D’Aurelio