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ATELETA – Sei mesi di reclusione, 120 euro di multa, pagamento delle spese processuali. È questa la pena comminata dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, a R.D, uomo di mezza età residente ad Ateleta, finito alla sbarra per l’indebita percezione del reddito di cittadinanza. I fatti risalgono al 2019. L’imputato, percettore del beneficio, si era spostato a casa della madre e quindi in altro nucleo familiare, per via dei lavori del superbonus che sono scattati nella sua abitazione, oggetto di interventi di demolizione e ricostruzione. Secondo il castello accusatorio l’uomo, con dolo intenzionale e quindi con condotta fraudolenta, non avrebbe comunicato il trasferimento della residenza che aveva comportato la perdita del beneficio, essendo inserito in altro nucleo familiare. Dalle verifiche a campione si è scoperta l’anomalia che ha portato l’uomo davanti al giudice. Per l’avvocato difensore non si configura un raggiro e un artificio dal momento che nel 2019 il suo assistito era ancora nella sua residenza e il trasferimento momentaneo è solo relegato a fattori contingenti e di sicurezza. Per questo la sentenza sarà appellata.

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