banner
banner
banner
banner

SULMONA – Aveva denunciato il suo ex per averla costretta ad avere rapporti sessuali. Accusa pesantissima che non ha trovato riscontro e solidità nel corso delle indagini preliminari. Nella giornata di ieri si è svolta l’udienza preliminare a parti invertite. E’ stata lei a finire davanti al Gup del Tribunale di Sulmona, imputata per il reato di calunnia, rinviata a giudizio con il decreto del giudice, Marta Sarnelli. La vicenda curiosa e delicata al tempo stesso riguarda due sulmonesi di mezza età. Una storia d’amore che si è conclusa da tempo e che ha avuto una coda giudiziaria. Prima davanti al giudice per le indagini preliminari poichè la donna, una 52 enne del posto, il 18 agosto 2018, depositò denuncia querela presso il locale Commissariato di Ps, ipotizzando abusi sessuali da parte del suo ex. Un procedimento penale che si è chiuso il 1 ottobre 2020 con ordinanza di archiviazione da parte del Gip all’esito dell’udienza. Da qui il secondo filone dell’inchiesta che vede imputata la donna, rinviata a giudizio ieri dal giudice per le udienze preliminari perchè, pur sapendolo innocente, avrebbe incolpato il suo ex del reato di violenza sessuale per averla costretta ad avere rapporti sessuali in data anteriore e prossima all’agosto 2018, in un’occasione all’interno dell’autovettura dell’uomo e in un’altra presso l’abitazione di quest’ultimo. Un castello accusatorio caduto nella fase delle indagini preliminari poiché né la Procura né il Gip hanno ritenuto fondata la notizia di reato, nonostante l’opposizione alla richiesta di archiviazione. Non ci fu violenza sessuale secondo il Tribunale. Di conseguenza potrebbe esserci calunnia dal momento che la 52 enne è stata rinviata a giudizio. Per la serie ha chiesto grazia ed ha ottenuto doppia giustizia. E’ proprio il caso di dirlo.

banner

Lascia un commento