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SULMONA – Un documento politico per rilanciare l’attività di Palazzo fino alla scadenza naturale del mandato o un nuovo periodo di commissariamento che porterà al ritorno alle urne. Il sindaco, Gianfranco Di Piero e l’intera coalizione Liberamente Sulmona sono di fronte ad un bivio. Non c’è più tempo per trovare una strada alternativa né una scorciatoia. Il “Google Maps” della politica continua a segnare la mezzanotte, ovvero la scadenza del termine perentorio per la revoca delle dimissioni. Nella giornata di ieri, la cosiddetta domenica riflessiva, i gruppi di maggioranza sono tornati a confrontarsi per trovare un’intesa che desse, il via libera a Di Piero per tornare sui propri passi, nonostante i numeri risicati e gli equilibri non proprio solidi. Questo per sfatare il mito del 10 marzo e per centrare temi ed argomenti trasversali con la nuova Giunta pronta nel cassetto nonostante il nodo del bilancio ancora da sciogliere. Tuttavia la “meditazione domenicale” ha coinvolto in prima persona anche il sindaco che non starebbe scartando l’ipotesi di lasciare tutto com’è, confermando di fatto la scelta intrapresa lo scorso 31 ottobre. In tal caso le dimissioni diventerebbero irrevocabili ed effettive dalla mezzanotte, aprendo una nuova era di commissariamento per tornare al voto. Troppi veti, litigi, diktat, senza alcuna garanzia di un rilancio soprattutto nello spirito e nelle modalità di fare politica. Le ultime 24 ore serviranno per trovare la quadra? La terza via d’uscita sarebbe quella di una Giunta del sindaco, ovvero cinque nuovi nomi che Di Piero dovrà tirare fuori dal cilindro di sua iniziativa. L’impresa è ardua ma in politica tutto può accadere

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