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(foto repertorio) SULMONA – Una frequentazione extraconiugale durata per un periodo  e che, una volta terminata, ha avuto per la donna, uno strascico terribile: oltre cinque mesi di intimidazioni plateali, con tanto di scritte sui muri. L’autore degli insistenti e prolungati atti persecutori è un 58 enne residente in Alto Sangro, ex uomo in divisa, che nei giorni scorsi ha chiesto di patteggiare la pena per il reato di stalking. L’uomo era finito davanti al giudice, Alessandra De Marco, con giudizio immediato. Poi la revoca del decreto per decidere, in camera di consiglio, sull’istanza di patteggiamento. Il quadro che ne è venuto fuori nel corso delle indagini preliminari è raccapricciante. Dal novembre 2022 al marzo 2023 il 58 enne, una volta terminata la relazione-frequentazione con la donna, si sarebbe recato al bar frequentato dalla persona offesa, l’avrebbe inseguita con la vettura e l’avrebbe controllata pedissequamente con messaggi e appostamenti. Ma c’è di più. Non rassegnatosi alla fine della storia, il 58 enne avrebbe imbrattato i muri della statale e di altri quartieri con scritte ingiuriose. Il tutto per far sapere al marito della donna che la stessa si stata intrattenendo con un’altra persona. In una circostanza l’ex appartenente alle forze dell’ordine aveva perfino depositato alcune fotografie sui terreni della marito della persona offesa. Condotte abituali per la Procura e per il giudice tant’è che ora l’imputato patteggerà la pena nella prossima udienza. A suo carico l’autorità giudiziaria aveva emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento, confermata l’altro giorno nel corso dell’udienza. Restano i divieti viste le esigenze cautelari ancora in essere. Un’altra storia di sopraffazione rimbalzata a pochi giorni dal 25 novembre.

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