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SULMONA – Rischia di chiudere baracca e burattini il gruppo dei donatori di voce di Sulmona. Da anni chiede alle istituzioni una sede dove poter svolgere la sua attività ma finora, dopo svariate promesse e raccomandazioni, nulla è stato portato a compimento. Il gruppo guidato da Remo Lucantoni si occupa di prestare la voce a molteplici testi, realizzando quelli che vengono chiamati audiolibri per non vedenti, dislessici e per le tante persone che attraversano un periodo di degenza ospedaliera. Recentemente sono stati più di cento gli audiolibri realizzati, molti dei quali destinati alle scuole per gli alunni dislessici. “Da anni chiediamo una sede per quei volontari che non hanno un pc a casa. Basterebbero due stanze dove noi provvederemo ad allocare delle cabine insonorizzate”, spiega Lucantoni. Anni addietro ad occuparsi della situazione era stato l’ex assessore alla cultura Luciano Marinucci che aveva individuato come ipotetica sede l’ex Caserma Pace. “Il nostro appello ora va al sindaco Annamaria Casini. Contiamo sulla sua sensibilità”- aggiunge Remo Lucantoni. “Non me la sento di rimandare a casa tutti quei volontari che vogliono dedicare parte del tempo per chi non può vedere o per chi attraversa un momento di difficoltà. Sulmona dovrebbe essere la città dove fare il volontariato è possibile”, chiosa il responsabile del gruppo.

Andrea D’Aurelio

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