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SULMONA – Abruzzo donatore di sangue per fare eleggere paracaduti. Dura la posizione della consigliera regionale, Marianna Scoccia, che attacca il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia all’indomani della responsabilità di governo assunta da quest’ultimo. “La competizione elettorale è terminata ed ha consegnato il vincitore; Fratelli d’Italia o per dirla con più precisione è stata Giorgia Meloni,nella sua figura di leader, a catalizzare gran parte del consenso. É quindi legittima la soddisfazione che le donne e gli uomini di partito, in tutta italia, hanno espresso per essere diventati forza di governo. La situazione, tuttavia, è diversa in Abruzzo dove Fratelli d’Italia è forza di governo ormai da più di 3 anni, anni caratterizzati da immobilismo e spot pubblicitari, fatti di errori e dimenticanze soprattutto nei confronti del centro Abruzzo. Per questo appare stonato il modo in cui il coordinamento cittadino di fdi si stia sperticando da giorni in elogi solenni sulla stampa, quasi a dimostrare di aver ritrovato la parola dopo il mutismo che lo ha caratterizzato davanti ai tanti problemi lasciati in sospeso dal Governo Marsilio”- tuona Scoccia che aggiunge: “essuno parla in cittá. Sembra che tutto vada bene.Non una parola infatti sulla annosa questione di Palazzo Portoghesi ignorata per anni dall’ormai ex Assessore Liris, ora senatore, che nonostante le deleghe a patrimonio e bilancio non è andato oltre delle effimere promesse che nulla hanno smosso lasciando Sulmona senza un importante polo culturale. Non una parola sulla sanità cittadina ed abruzzese al collasso che quotidianamente, invece di fornire risposte, mette alla prova il personale sanitario costretto ad operare con risorse e strumentazioni inadeguate e costringe i pazienti a peregrinare per tutta la Regione pur di ottenere prestazioni mediche. Non una parola sul taglio delle corse da parte della TUA. Non una parola nemmeno sui paracadutati eletti che hanno di fatto diminuito la già sparuta rappresentanza abruzzese in parlamento. C’è poco da esultare in queste condizioni, un partito che ha dimostrato di considerare l’Abruzzo donatore di sangue per far eleggere i propri paracadutati difficilmente prenderà a cuore le istanze del nostro territorio”

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