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SULMONA – Viene ristretto agli arresti domiciliari nell’abitazione occupata abusivamente e il giudice lo riporta in carcere. E’ quanto è capitato ad un 48 enne residente a Sulmona che era stato tratto in arresto nelle scorse settimane poichè trovato in possesso di venti grammi di cocaina pronti allo spaccio presso il mercato locale. La Procura aveva disposto la traduzione in cella dopo l’arresto in flagranza di reato mentre il giudice, all’esito dell’udienza di convalida, aveva applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Tuttavia, dalle verifiche svolte e dalle segnalazioni pervenute all’autorità giudiziaria, si è appreso che il domicilio individuato per scontare la misura cautelare non risulta idoneo poichè l’inquilino è destinatario di un’azione esecutiva per il rilascio dell’immobile occupato senza alcun titolo secondo il Comune di Sulmona. Per questo il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha ripristinato la misura originaria e ha disposto la traduzione in carcere del 48 enne. L’ordinanza è stata eseguita dai Carabinieri della compagnia di Sulmona. I militari gli avevano applicato il braccialetto il giorno stesso dell’arresto. A distanza di qualche ora sono tornati a casa dell’uomo per portarlo in carcere. Quando si dice l’ironia della sorte.

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