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SULMONA – Domenica scorsa la Camerata Musicale Sulmonese ha offerto al suo affezionato pubblico un concertino. Non si tratta di un piccolo concerto di quartiere o di paese, come il termine porterebbe a supporre. Si tratta di un’ Ensemble di notevole livello artistico che opera in tutto il mondo.
Il gruppo è composto da giovani musicisti moldavi con una caratteristica particolare: la fisarmonica è la protagonista degli strumenti utilizzati.
Il gruppo si è formato nel 2003, da subito ha ottenuto successo per la preparazione artistica e musicale dei componenti e per la vivacità tipicamente giovanile delle esibizioni. Ha vinto per ben tre volte di seguito il primo premio alla Festa di Fisarmonica Internazionale di Castelfidardo. Sono stati invitati in tutto il mondo a presentare il loro repertorio: in Canada, Nord Corea, Germania, Austria, Russia e Repubblica Ceca, successivamente anche in Italia. Accolti ovunque con calore ed entusiasmo.
La caratteristica principale dell’ensemble è quella di ri-immaginare composizioni classiche, barocche, folk e moderne, adattandole alle sonorità, non solo della fisarmonica, ma anche per un più ampio organico strumentale, comprendente pianoforte, violino, viola e, a volte, anche i tamburi. Infatti nell’organico attuale della Concertino Accordion Band troviamo sei fisarmoniche, violino, flauto, flauto di pan e contrabbasso.
Dopo aver ri-arrangiato un repertorio più “popolare” con il loro nuovo disco Our Way, affrontano tre composizioni di altrettanti “autori pilastro” del XX secolo: le Romanian Folk Dances n. 56 di Béla Bartók, il Concerto per Archi di Nino Rota e Chamber Symphony Op. 110a di Dmitri Shostakovič. Pur avendo a disposizione una varietà di strumenti non “completa” dal punto di vista sonoro, l’approccio alle composizioni risulta “sinfonico”, sfruttando a pieno le potenzialità di gamma delle fisarmoniche.
Nel concerto sulmonese il gruppo ha eseguito musiche di Kolz, Piazzolla, Galliano, Bartok, Mendelssohn, Biset ed altri. Il pubblico sulmonese ha mostrato di gradire il concerto tributando ai giovani musicisti sostenuti applausi.

Gaetano Trigilio

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