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SULMONA – Non una classica competizione. Solo il più grande dei superficiali non lo capirebbe. La partenza del Giro E rappresenta molto di più per la città di Sulmona che oggi, dopo un anno di pandemia, si è vestita a festa. Con colori, coreografie, stand, sorrisi e speranze. Una domenica che sembra aver cancellato, almeno per un attimo, la rassegnazione tipica della pandemia che non permette di guardare con fiducia al futuro.  Per una volta Sulmona ha dato prova di saper essere una comunità. L’emozione è palpabile nella centrale piazza al momento della partenza del Giro d’Italia con le bici elettriche.  Un percorso di pedalata assistita, con circa 70 corridori tra cui 3 sulmonesi ( Aurelio Di Pietro, Pietro Pennestrí e Marco Belli), che attraversa Corso Ovidio, Piazza Tresca, Viale Matteotti, via Pescara, viale Della Repubblica, proseguendo in direzione Pratola Peligna, Raiano e Castelvecchio Subequo per raggiungere Campo Felice (Rocca di Cambio), sullo stesso itinerario del Giro d’Italia. A fare da cornice all’evento gli atleti dell’Hand Bike, del Downhill, stand espositivi della Fondazione Isal, Esa, Music and Dance. Nell’area hospitality, insieme alle autorità,  una rappresentanza dei figuranti della Giostra Cavalleresca di Sulmona e della Banda musicale Acmi di Introdacqua che ha intonato l’Inno nel momento partenza dei ciclisti. “Una vetrina straordinaria per ripartire e inaugurare la frontiera del turismo lento, con tutte le cautele del caso”- fanno notare il sindaco, Annamaria Casini e il comitato organizzatore che tira un respiro di sollievo.

Andrea D’Aurelio

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