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SULMONA – Chiedono garanzie formali sulle distanze di sicurezza e sulle varie misure da adottare. Gli inquilini del contratto di quartiere hanno chiamato in causa la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila e la Prefettura dell’Aquila dopo la decisione del Comune di Sulmona di mettere a disposizione gli alloggi disponibili della palazzina di viale delle Metamorfosi per gli operatori sanitari. “Abbiamo inviato tramite posta certificata una lettera al Comune, alla Asl e alla Prefettura per avere chiarimenti in merito alla proposta di utilizzare gli alloggi rimasti sfitti del Contratto di Quartiere per ospitare personale sanitario che lavora con pazienti affetti da Covid-19 o persone in quarantena o che hanno superato il virus e devono rimanere in isolamento”- scrivono i residenti- “abbiamo esposto agli organi competenti le nostre paure e perplessità e abbiamo chiesto chiarimenti in merito all’annuncio pubblicato sulla pagina ufficiale del comune di Sulmona. Mostriamo la nostra solidarietà al personale sanitario che svolge il proprio lavoro con abnegazione, ma chiediamo formalmente le assunzioni di responsabilità degli organi preposti rispetto alla sicurezza dello stabile, posto in una zona popolosa di Sulmona, servita da servizi essenziali e assunzioni di responsabilità formali rispetto salute di chi lo abita. Purtroppo l’ annuncio inatteso del Comune ha creato anche dissidi tra gli inquilini e alcuni sanitari che si sono sentiti offesi da parole pronunciate in un momento di sconforto in un clima già di tensione emotiva notevole. Il decreto Cura Italia fornisce ai comuni mezzi e poteri per mettere in sicurezza personale sanitario e cittadini. Ci sentiamo cittadini di serie b, esposti nelle nostre case a eventuali pericoli di contagio”- concludono gli abitanti del contratto di quartiere. L’assessore comunale alla Protezione Civile, Salvatore Zavarella,  aveva spiegato che “le famiglie che vivono lì ed il Comando della Guardia di Finanza non avranno,  nessun spazio in comune (perfino portoni di ingresso diversi) con coloro che utilizzeranno gli altri appartamenti”. Zavarella aveva formulato “un accorato appello a tutti affinché ciascuno aggiunga un piccolo pezzettino di mattone alla diga che stiamo innalzando attorno alla Valle Peligna. Per tutti le parole d’ordine dovranno essere solidarietà e coraggio”. I residenti sono solidali con gli operatori sanitari ma hanno chiesto tutti gli approfondimenti del caso per la sicurezza e la prevenzione.

Andrea D’Aurelio

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