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SULMONA – Era finito sotto processo per essersi assentato dal posto di lavoro, con raggiro e artificio secondo l’accusa, per andare a casa a prendere il telefono di servizio e per essersi recato in farmacia per acquistare un farmaco per la pressione. Per i fatti che risalgono alla primavera del 2020 un dipendente di Palazzo San Francesco, all’epoca facente parte della Polizia Municipale, è stato assolto dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, perché insufficienza delle risultanze probatorie, ovvero perché il fatto non sussiste. L’imputato nonché ex vigile urbano fu raggiunto da provvedimento disciplinare, impugnato davanti al giudice del lavoro poiché considerato infondato. Il danno erariale ipotizzato per quell’assenza dal posto di lavoro, peraltro di pochi minuti, era di circa 3 euro. L’inchiesta è scaturita dalla segnalazione dell’ex Comandante del Corpo in un periodo non proprio sereno per la Municipale viste le vertenze avviate. Davanti al giudice hanno sfilato cinque testi tra cui il sindaco della città, Gianfranco Di Piero, che all’epoca dei fatti non era ancora legale rappresentante dell’ente.

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