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SULMONA – Il Tribunale di Sulmona ha condannato la Asl al risarcimento per oltre tremila euro, più accessori di legge, nei confronti di un paziente affetto da alcune patologie. Il contezioso riguarda un minore autistico, per il quale erano stati richiesti servizi riabilitativi, oltre al riconoscimento del diritto al rimborso delle spese anticipate per le terapie effettuate in centri specializzati. E’ un problematica che, nell’ultimo periodo, sta interessando non poche famiglie soprattutto per le lunghe liste di attesa. Con una specifica commissione medico-legale al minore, con disturbo dello spettro autistico, viene riconosciuto lo stato di handicap, necessario per la richiesta dell’attuazione dei servizi riabilitativi. Accade quindi che le famiglie, di fronte un’attesa estenuante per l’attivazione dei percorsi, devono provvedere personalmente per l’erogazione delle cure, onde evitare la perdita dei benefici del minore inseriti in un particolare setting riabilitativo. Per cui restano a carico degli utenti le spese per sostenere il costo delle terapie. Da qui la sentenza del Tribunale che ha condannato la Asl alla refusione delle spese di lite e al rimborso delle prestazioni, accogliendo le istanze dei ricorrenti. La stessa azienda, con apposita determinazione e nelle more di un eventuale ricorso in appello, ha dato esecuzione al provvedimento, ordinando il pagamento di 4.186 euro a carico dalla famiglia del minore. Una sanità che dimostra ancora una volta di avere tempi abbastanza lunghi per assecondare le esigenze e i bisogni della fascia più debole della popolazione. (a.d’.a.)

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