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Ci sono centinaia di agricoltori abruzzesi che assieme a Coldiretti stanno manifestando al Brennero contro le importazioni sleali che penalizzano il made in Italy agroalimentare.

Tra questi, decine di giovani che si sono accampati dentro tende e camper con l’intento di presidiare per tre giorni la frontiera e difendere la salute dei cittadini e il reddito delle aziende dall’invasione di cibo straniero che finisce spesso sulle tavole spacciato come italiano. In migliaia sono invece arrivati in bus, facendo molte ore di viaggio, incuranti della lunghezza e della difficoltà del percorso per dire basta alla concorrenza sleale, per fermare i cibi contraffatti che passano dalle frontiere e dai porti europei, per continuare nella difesa del reddito degli agricoltori e della salute dei cittadini

Cosce di maiale danesi dirette a Modena che rischiano di diventare prosciutti italiani, uva indiana spedita a Novara, frutta sudafricana proveniente dalla Moldavia con direzione Sicilia, preparati industriali a base di uova fatti in Polonia e attesi a Verona ma anche carne ovina diretta nel Centro Italia, molto probabilmente per diventare arrosticini abruzzesi

In occasione della mobilitazione, è stata allestita la tavola del “fake in Italy”, con un vero e proprio menu fatto con lasagne alla bolognese, arrosticini abruzzesi, lenticchie umbre e molto altro, tutto di provenienza estera. Al Brennero è stata inoltre avviata la raccolta di firme per una legge europea di iniziativa popolare sull’obbligo di etichettatura dell’origine di tutti i prodotti in commercio.

Dinanzi all’invasione di prodotti stranieri che mettono a rischio la salute dei cittadini e il futuro dell’agroalimentare tricolore, Coldiretti chiede anche maggiori controlli per bloccare le truffe a tavola. Basti pensare ai recenti casi di patate straniere vendute come italiane o dei falsi carciofi brindisini di provenienza africana, o dell’olio di semi venduto ai ristoranti romani come extravergine. I valichi e i porti non possono continuare ad essere un colabrodo da cui passa di tutto.

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