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SULMONA – Commercianti ancora in attesa della commissione. Nessuna novità sul faccia a faccia che era stato richiesto con sindaco e assessori comunali nonostante le recenti rassicurazioni che sarebbero arrivate ad alcuni esercenti proprio dal primo cittadino. In agenda l’incontro non è stato calendarizzato e gli animi dei commercianti si stanno di nuovo scaldando dopo la protesta che è stata messa in campo lo scorso 1 marzo quando in 230 hanno abbassato la saracinesca e hanno marciato fino a Palazzo San Francesco. Da allora si è tenuta solo una commissione aperta ai rappresentanti dei comitati degli esercenti e non l’incontro con la Giunta e l’intera amministrazione comunale come i commercianti hanno richiesto per un confronto serrato su tutti i temi che hanno a che fare con il centro storico dai lavori pubblici all’urbanistica per finire con cultura e turismo. Quanto basta per agitare le acque. Quattro i punti sollevati finora dagli operatori del commercio: sistemazione degli edifici pubblici da destinarsi al rientro dei servizi e delle strutture di formazione già presenti nel centro storico, accelerazione di tematiche legate al progetto Casa Italia, rivisitazione della mobilità su gomma nel centro storico, qualificazione turistica della città e del comprensorio attraverso eventi di rilievo e strutture pubbliche finalmente adeguate. I primi effetti hanno prodotto l’ordinanza antidegrado (anche se gli incivili restano in azione) che ha fatto registrare quattro sanzioni nei primi sei giorni con l’assessore La Civita che ha dichiarato guerra all’inciviltà chiedendo una mappatura delle zone a rischio e l’interlocuzione fra Comune, Demanio e Saca per riportare gli uffici nella Caserma De Amicis. Ma questo non basta per gli esercenti che vogliono sapere, ad esempio, quanto tempo ci vorrà ancora per i lavori al Liceo Classico e lo sblocco di alcuni aggregati. Nel frattempo Pasqua è passata e proprio nei giorni clou la maggior parte dei negozi sono rimasti chiusi.

Andrea D’Aurelio

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