Un centro storico che rischia di trasformarsi in una residenza per anziani. L’affondo arriva dall’associazione, Abruzzo Again, che rilancia il dibattito sul salotto della città in riferimento alla stagione estiva e al “modello Pratola”, particolarmente apprezzato lo scorso weekend in occasione dei festeggiamenti in onore della Santissima Trinità. “E mentre a Sulmona salta per il decimo anno consecutivo la Notte Bianca, mentre si scoraggiano i giovani a restare, mentre si pensa all’impatto acustico nel centro storico, impedendo alle attività che lo vivono di creare qualsiasi forma di festa, a Pratola l’amministrazione permette di fatto una discoteca a cielo aperto, ogni sabato sera dando l’opportunità non solo ai propri giovani di restare, una “ boccata d’ossigeno” per le attività, soprattutto di attrarre giovani anche dai paesi limitrofi portando un indotto economico non indifferente. Ancora una volta Pratola dimostra che con poco si puó creare tanto, basta la buona volontà e l’impegno.A Sulmona inveve dobbiamo assumerci la responsabilità di decidere cosa fare del centro storico e dei giovani che vorrebbero vivere la proprio città ma che sono costretti ed emigrare altrove per mancanza di attrattiva, causando inevitabilmente un’emorragia economica che ripercuote non solo sulle attivitá, ma anche sul tessuto socio-economico della città”- scrive il Presidente dell’associazione, Alessandro Di Prata, secondo il quale “Sulmona deve decidere se il centro storico deve tornare a vivere (come avviene nel 90% dei casi in italia) o se renderlo una Residenza per Anziani sotto le stelle”. Fermo restando che il piano acustico regola il volume ma non lo spegne, il dibattito calza a pennello per riempire il contenitore del centro storico che appare sempre più vuoto, fatta eccezione per i grandi eventi. (Nella foto la serata dello scorso weekend a Pratola)
