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La Cgil, con un comunicato, torna ad accendere le polemiche nei confronti della dirigenza Asl soprattutto in seguito all’assenza totale di questa, stamani, al sit in.

“La direzione strategica della ASL 1, per l’ennesima volta, non si scomoda, non ritiene di doversi confrontare, non ha bisogno di ascoltare e di capire. Eravamo in tante e tanti con l’intento di essere ricevuti e poter loro rappresentare il bisogno di un intero territorio, quello dell’Alto Sangro cui oggi è negato il diritto alla salute ed alle cure. Siamo stufi e stanchi dei vostri rifiuti, del vostro nascondervi. Noi non vi riconosciamo nel ruolo che altri vi hanno consegnato, non siete in grado di esercitarlo. Siete accondiscendenti, più attenti agli equilibri politici, più attenti ai pareggi di bilancio ed ai conti economici che ai bisogni delle cittadine e dei cittadini, non avete altra possibilità che quella di nascondervi evitando di dare le dovute risposte. Oggi drammaticamente avete offeso noi, i cittadini e le cittadine, i rappresentanti delle istituzioni e le stesse che rappresentate. Avete offeso il sistema che regola la civile convivenza, avete offeso la Costituzione di questo paese. Dovete dimettervi. Abbiamo atteso un vostro gesto per circa tre ore con in mano le oltre 2000 firme raccolte dalle cittadine e dai cittadini dell’Alto Sangro, quelle cittadine e cittadini che per effetto della vostra immobilità, della vostra mancata programmazione vi sono venuti a gridare in faccia i loro bisogni. Ma non sarà la vostra indifferenza a fermarci. Voi siete soli e rinchiusi, noi oggi eravamo tante e tanti, uomini e donne libere, rappresentanti delle istituzioni, rappresentanti dei medici, lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, tante e tanti provenienti dall’intera provincia. La nostra lotta continuerà e torneremo a trovarvi per continuare a chiedere rispetto e il diritto alla salute ed alle cure”.

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