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SULMONA -  Fonte contro la chiusura della sezione di Archivio di Stato di Sulmona. Un’interrogazione è stata presentata al premier Draghi e al Ministero della Culturale dall’onorevole Pd, Stefania Pezzopane. “L’archivio, attivo in città dal 1960, custodisce notevoli patrimoni documentali di altissimo valore, relativi alla storia della città di Sulmona, del suo circondario peligno-subequano-altosangrino e negli anni ha svolto un ruolo centrale nella ricerca storica del territorio”- ricorda la Pezzopane nell’interrogazione mentre a  rilanciare la battaglia è l’onorevole Vittorio Sgarbi che punta il dito contro “Il silenzio dell’amministrazione comunale di Sulmona”. “L’accentramento dell’ Archivio di Stato a L’Aquila non è di per se’una misura negativa per lo Stato” afferma Sgarbi “che può accentrare o decentrare , ma proprio per la comunità di Sulmona che non può rinunciare a un simbolo di identità e di orgoglio cittadino.Perché’ i simboli e la consapevolezza delle proprie tradizioni sono fondamentali per una città ,che non voglia essere sottomessa, e rivendichi la propria storia . L’Archivio di Stato di Sulmona” aggiunge “ non importa per ciò che serve ,ma per ciò che rappresenta . La rinuncia corrisponde a un arretramento di posizioni ,non soltanto per i problemi sollevati dagli operatori culturali , che si vedrebbero privati di funzioni e perfino della presenza di un archivista ,ma per dignità storica e culturale di Sulmona. La battaglia oggi è soprattutto politica ,per non cedere alle prepotenze ministeriali indifferenti al destino di Sulmona. L’amministrazione comunale ha il dovere di intervenire non per l’Archivio di Stato,ma per la difesa della Citta’,di cui l’Archivio e’ il simbolo più’ alto”. Sulla vicenda interviene anche Luigi D’Eramo segretario regionale e deputato della Lega che annuncia di coinvolgere la sottosegretaria  alla Cultura, Lucia Borgonzoni “che avrà modo e tempo di confrontarsi” sostiene D’Eramo “con Antonietta La Porta ( Lega ), consigliere regionale eletta in valle peligna, e con il vice presidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente. La squadra della Lega, dal Consiglio regionale passando per le alte Camere fino ad arrivare al Parlamento europeo, sta già lavorando per restituire decoro, splendore e sicurezza al capoluogo peligno “ conclude D’Eramo.  Una unione di intenti e di forze che ha spinto la consigliera di Fratelli d’Italia, Elisabetta Bianchi, a chiedere ai parlamentari la stessa convergenza per gli altri grandi temi del territorio. “Auspico che la convergenza di volontà mirata alla salvaguardia degli insediamenti di terziario” sostiene la Bianchi “come Procura della Repubblica ed Tribunale, Ospedale, scuole superiori, presidi di forze dell’ordine e Vigili del Fuoco, Agenzia delle Entrate, Camera di Commercio, l’Agenzia di Promozione Culturale ed ogni altra realtà vivifica per la Città di Sulmona possa diventare un minimo comun denominatore dell’azione politica di tutti i parlamentari di riferimento territoriale non” sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia “per coltivare mero campanilismo ma per preservare nell’Abruzzo interno il tessuto socio economico di un importante e storico insediamento urbano provato da anni di miopi politiche di sistematica demolizione degli apparati pubblici”. (a.d’.a)

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