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CASTEL DI SANGRO – Hanno trascorso intere giornate a controllare con ansia e trepidazione la posta elettronica. Si sono rivolti al proprio medico curante per chiedere le ultime novità in piattaforma. Ma niente. Per 74 persone domiciliate in Alto Sangro il tampone è da rifare. Il curioso episodio si è verificato proprio in queste ore a Castel Di Sangro. Si tratta dei test molecolari svolti, in gran parte a domicilio, dall’Usca (Unità Speciale di continuità assistenziale) che sarebbero arrivati a destinazione senza produrre però un esito attendibile. Un vero e proprio mistero che ha spinto la stessa Usca a riprogrammare un nuovo ciclo di tamponi a tutti i soggetti che, nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 marzo, erano stati raggiunti presso la propria abitazione per lo svolgimento del test molecolare. Incredibile ma vero. Un fuori programma che non trova precedenti dall’inizio della pandemia anche se, vista la mole di lavoro e la nuova pressione sul sistema sanitario, non stupisce gli stessi operatori. Alla base dell’inaspettata vicenda potrebbe esserci una contaminazione dei tamponi, non si sa se al momento del trasporto o nel laboratorio mentre dovevano essere processati. Potrebbero essere caduti o comunque potrebbero essere subentrate delle evenienze tanto da renderli più attendibili. C’è poi un’altra teoria che fa riferimento a un possibile smarrimento dei test lungo il percorso tanto da costringere gli operatori a riprogrammare le sedute. Fatto sta che per i 74 soggetti è tutto da rifare. Si allungano quarantena e agitazione con le ovvie conseguenze per pazienti costretti a rimanere in casa già solo per le loro condizioni di salute.

Andrea D’Aurelio

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