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SULMONA – Sarebbero sette i contagi accertati di cui quattro ricoverati in ospedale e altri tre praticamente negativizzati. Si sta assestando in queste ore il  focolaio Covid che ha coinvolto nelle scorse settimane il coro che presta servizio in una comunità parrocchiale della diocesi di Sulmona-Valva. La notizia è trapelata l’altro giorno quando un 72 enne di Sulmona, componente del coro in questione, è stato ricoverato nella clinica San Raffaele all’esito della diagnosi dei sanitari che hanno accertato una classica polmonite per cui, per alzare  i valori della saturazione, si è reso necessario il ricorso alla terapia di ossigenazione specifica.  Il fronte Covid si sarebbe aperto lo scorso 20 marzo, all’indomani della festa di San Giuseppe, quando uno dei coristi avrebbe cominciato ad avvertire sintomi per risultare positivo al tampone. Un contagio a catena che avrebbe coinvolto in totale sette persone nonostante le misure scrupolose adottate, dalle distanze alle mascherine, assicurano dal coro. La ricostruzione della filiera dei contatti sarebbe partita dall’ultima prova del sodalizio. Qualche componente potrebbe aver manifestato una sintomatologia blanda tanto da non far scattare l’allarme. Quello che è certo è che il contagio sarebbe partito dal nucleo familiare di uno dei positivi. Per cui l’effetto dei contagi in famiglia si vede negli ambienti della quotidianità, anche nel coro in questione dove non basta una preghiera per fermare l’avanzata del Covid. Qualcuno però la mano dall’alto l’ha tesa comunque visto che i quattro ricoverati non sono in gravi condizioni. Il focolaio risulta pressocchè assestato. La notizia deve servire a rafforzare l’esercizio della prudenza nel quotidiano su tutti i fronti.

Andrea D’Aurelio

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