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SULMONA – Dalla ricerca si passa alla terapia. Si apre una nuova strada per la cura e il trattamento dei malati di dolore cronico grazie al Centro Tecno-Algos, la nuova struttura all’avanguardia che sarà attivata nella Casa di Cura San Raffaele grazie alla collaborazione con la Fondazione Isal, da tempo in prima linea sul fronte della ricerca con il suo Vice Presidente, Gianvincenzo D’Andrea. Non solo un ambulatorio per i pazienti neuromielolesi ma anche un progetto più ampio che può rappresentare una grande opportunità di sviluppo globale per un’area, la Valle Peligna e il Centro Abruzzo, che ambisce ad una diversa ricollocazione nel panorama socioeconomico regionale. “E’ emerso che, tra gli aspetti clinici presi in considerazione relativi alle motivazioni più frequenti per il rientro in unità spinale, l’85 per cento degli intervistati nell’ambito di uno studio condotto negli ultimi 6 mesi, ha riferito che il dolore si è intensificato in modo significativo”- ha spiegato Giorgio Felzani, primario unità spinale della San Raffaele intervenuto nel corso della presentazione del progetto nel Centro Pastorale Diocesano alla presenza, tra gli altri, del sindaco della città, Annamaria Casini. Gianvincenzo D’Andrea ha tenuto a sottolineare che “l’attivazione del centro rappresenta in modo plastico il valore di un lungo e proficuo rapporto di collaborazione tra le due istituzioni nel campo della ricerca scientifica nonché l’avvio di un progetto innovativo per trasferire nella concretezza della pratica clinica e dell’attività di cura i risultati della ricerca stessa”. Un passo in avanti importantissimo a beneficio di quanti sono alle prese con il dolore cronico. In Italia sono circa 13 milioni e di questi circa 4 milioni non riescono ad avere le cure necessarie.

Andrea D’Aurelio

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