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SULMONA – Otto anni per fare una gara. Una storia, quella del De Nino-Morandi, che rasenta il paradosso e che è tornata al centro dell’attenzione dopo l’articolo della nostra testata sull’ennesimo rinvio per la manifestazione d’interesse e dopo le dichiarazioni rese dal vice sindaco di Sulmona, Franco Casciani, nel corso del trentennale della strade di Capaci. “Fare ancora campanilismo tra la città di Sulmona e quella di Pratola non aveva senso allora e non ha senso neanche adesso”- esordisce Casciani- “la scuola può essere ubicata a Sulmona, Pratola, Corfinio, Vittorito e Raiano. L’importante è che svolga quel servizio fondamentale per la crescita di un paese”. Dichiarazioni trasmesse in diretta sul canale youtube del Polo Scientifico- Tecnologico. A distanza di circa 24 ore lo stesso Casciani corregge il tiro e precisa: “sono stupito che, un mio ragionamento sul precedente intervento del Sindaco Di Nino, volto al racconto dell’accorpamento dell’istituto industriale al polo Fermi di Sulmona, venga interpretato come una volontà nel far restare definitivamente il De Nino – Morandi a Pratola. Tutte libere interpretazioni, ma che non corrispondono minimamente alla realtà dei fatti”. Intanto il consigliere provinciale, Maurizio Proietti, fa sapere di continuare a lavorare nella direzione opposta e naturale. “Gli interventi dovrebbero partire entro l’anno”- annuncia Proietti dopo aver contattato nei giorni scorsi il Provveditorato alle Opere Pubbliche, soggetto attuatore per l’esecuzione dei lavori, che sta accumulando una serie di ritardi, tant’è che la Provincia aveva minacciato nei mesi scorsi di riprendersi le carte. Proietti inoltre ricorda che la Provincia sta aspettando dal Comune il progetto di fattibilità tecnico-economica, sul Liceo Classico, per erogare le somme aggiuntive.

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