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SULMONA – Gli aspiranti ragionieri e geometri potrebbero rientrare in città a settembre. Il Comune di Sulmona ci riprova per la sede alternativa del De Nino-Morandi, l’istituto sulmonese chiuso da otto anni e trasferito nella vicina cittadina di Pratola Peligna. Dopo il caso politico dei giorni scorsi, il vice sindaco Franco Casciani unitamente al primo cittadino, Gianfranco Di Piero, ha incontrato il comitato, presieduto e rappresentato da Franco D’Amico. Sostanzialmente da Palazzo San Francesco stanno rispolverando l’idea di tre anni fa, quella di riportare la popolazione scolastica a Sulmona, nell’ex convento di S. Antonio, attualmente occupato dalla suola media Serafini. Per la “staffetta” tra studenti si può essere abbastanza ottimisti, secondo Casciani, che fa il punto della situazione sui lavori del plesso di via Volta. Gli interventi strutturali sono praticamente terminati. Resta da fare il collaudo finale mentre deve essere rilasciata la certificazione antincendio. “L’edilizia scolastica sta avendo una boccata d’ossigeno. Contiamo di poter liberare l’ex convento a settembre e consentire agli alunni delle Serafini di rientrare nella loro scuola”- spiega Casciani ricordando che in quell’area sarà sistemato anche l’asilo di via Crispi. Questa operazione consentirà di far riavvicinare il De Nino-Morandi a Sulmona, verosimilmente nell’ex convento di S. Antonio, non senza le dovute interlocuzioni con la Provincia e gli addetti ai lavori. “A breve chiederemo un incontro con la Provincia per definire una sorta di convenzione prima di arrivare al contratto di locazione. Mentre la prossima settimana presiederò un tavolo con i dirigenti scolastici per ricostruire il volto delle scuole a settembre”- aggiunge Casciani. Intanto il Provveditorato alle Opere Pubbliche, soggetto attuatore per i lavori da 4 milioni di euro in via D’Andrea, ha notificato al Comune la validazione dell’ultima fase della progettazione, rispondendo all’istanza del sindaco Di Piero. Per cui, come annunciato in questi giorni dal consigliere provinciale, Maurizio Proietti, il cantiere dovrebbe entrare nel vivo entro la fine dell’anno, fermo restando le procedure di gara che dovrebbero partire a giugno. Vigilanza e alta attenzione annuncia il comitato De Nino-Morandi che, con il suo portavoce Franco D’Amico, non molla la presa tenendo conto che, dopo otto anni, si sta procedendo ancora con gara e lavori. D’altronde i fatti non sono voci.

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