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SULMONA – Apre una nuova casa funeraria per il caro estinto. La nuova struttura è stata realizzata in via Edward Lear a Sulmona, in pena zona residenziale, come previsto dall’articolo 26 della legge regionale 2020, secondo la quale “è consentita, previa comunicazione al Comune competente, l’utilizzazione temporanea di immobili privati siti nelle immediate vicinanze o parti di essi, per usi diversi da quelli previsti dal vigente strumento urbanistico, per una sola volta e per un periodo non superiore a due anni”. Una deroga alle disposizioni urbanistiche che prevedono in città la distanza di 50 metri dagli edifici. “Non solo ci siamo avvalsi di questa deroga. Ma abbiamo seguito tutta la filiera delle procedure, ottenendo anche il parere preventivo della Asl, emesso il 23 novembre 2020”- spiegano dalla struttura. L’iniziativa imprenditoriale è di Alessandro Santilli, che insieme ad altri sei imprenditori del settore delle onoranze funebri ha voluto mettere a disposizione del territorio peligno ed in particolare del suo capoluogo un servizio specifico in un momento di grave difficoltà che ha creato al Centro Abruzzo non pochi problemi sia economici che sanitari. La struttura dispone di celle frigorifere per la conservazione anche per lunghi periodi dei defunti, di una sala per l’autopsia e di ambienti distinti, spogliatoi e servizi igienici. Un progetto posto in essere come detto in zona residenziale che ha fatto subito scattare tutte le reazioni e le verifiche del caso. Una lettera- “diffida”, indirizzata al sindaco Annamaria Casini, è arrivata in queste ore sul tavolo del Comune, da parte del condominio “Cimarani” di via Verdi, che si trova in altra zona della città ma non molto distante. “Chiedo a codesto Ente le ragioni legali sussistenti all’autorizzazione della casa funeraria in ragione del fatto che, a mia conoscenza, l’attività espletata è regolata da una serie di prescrizioni, distanze non compatibili con quanto intrapreso, anche sulla scorta di apposita delibera consiliare adottata dal Comune di Sulmona”- osserva l’amministratore del condominio Gian Luca Tomassini che aggiunge: “nelle more di dar seguito agli atti formali, riporto a nome di tutti i condòmini, la richiesta di astenersi dall’assumere qualsiasi determinazione e comportamento a danno del condominio manifestando i sentimenti di perplessità e contrarietà espressi da gli stessi residenti nella zona interessata”. Dalla casa funeraria fanno sapere che la struttura è autonoma e la legge regionale non vieta l’insediamento nelle vicinanze delle abitazioni. “Non abbiamo realizzato questo progetto dalla sera alla mattina”- concludono gli imprenditori fermo restando che le istanze dei cittadini vanno comunque prese in considerazione.

Andrea D’Aurelio

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