SULMONA – Solo 54mila euro investiti sul turismo che dovrebbe essere il settore traino e poco, troppo poco, per le politiche giovali e per invertire la rotta dello spopolamento. Su questi punti si è concentrato, nel pomeriggio, il dibattito in consiglio comunale sul bilancio di previsione che è passato con i voti della maggioranza consiliare. Il documento contabile, approdato in aula fuori tempo massimo, prevede tra le novità l’abbassamento del coefficiente moltiplicatore relativo all’occupazione permanente dei chioschi di edicole e fiorai, che passa da 0,80 a 0,60, come ha ricordato Angelo D’Aloisio. La riduzione verrà compensata dalle maggiori entrate che deriveranno dalle occupazioni temporanee per i cantieri edili, incrementati grazie al Superbonus 110. Stessi prezzi e costi per cinema, teatro e biglietti. Mentre cospicue entrate arriveranno dalle sanzioni amministrative. La previsione media da introitare per il 2024 è di 700.000 euro, a cui se ne aggiungono altri 90.000 per il superamento dei limiti di velocità imposti dalla legge. Un fondo da 500 mila euro sarà destinato al Cogesa per le perdite della società. “Non c’è nulla sulla qualità dell’aria e sull’ambiente. E questo non è un bel segnale”- ha esordito il consigliere comunale, Maurizio Proietti. “E’ un bilancio privo di visione politica”- rincara la consigliera comunale, Teresa Nannarone- “non riusciamo nemmeno a togliere fiumi di spazzatura per il corso”. La consigliera rilancia anche il tema della Marelli, chiedendosi che fine faranno le commesse e del Cogesa, ricordando che la partecipata ha assunto 23 persone da ottobre 2023 ad oggi. Getta acqua sul fuoco Maurizio Balassone. “Ci sono idee e figure istituzionali al riguardo, soprattutto sul centro storico, dal momento che si è cominciato a lavorare sul regolamento contro il degrado urbano, che stiamo per approvare”- ricorda Balassone. Ad annunciare interventi sulla cartellonistica è stata Antonella La Gatta mentre Di Benedetto ha sottolineato che “bisogna fare discussioni alla luce del sole con emendamenti in aula”.
