banner
banner

SULMONA – “Il doppiopesismo dei componenti di una maggioranza che ha tradito, sotto ogni punto di vista, il patto fatto con gli elettori, è chiaro a tutti”. Lo afferma la consigliera comunale, Teresa Nannarone, che rincara la dose sulla vicenda dell’assunzione nella mensa scolastica della fidanzata del consigliere. Di seguito la nota: “Non è un caso che da Sulmona i giovani, e non solo, scappino. E non è un caso che Sulmona, oltre ad essere la Città più spopolata, sia anche la più impoverita e quella con più disoccupati d’Abruzzo. Ad osservare quello che produce la maggioranza, come non comprendere che una infestante gramigna soffoca la Città di Ovidio? Coloro che hanno ammainato la bandiera dell’onestà, e ancor prima quella della verità, utilizzando spregiudicatamente temi delicati (Bibiano ad esempio),non sono in grado di rispondere politicamente a un fatto vero e alla sua ricostruzione storica, finendo per avventurarsi in una divertente supercazzola. D’altronde nascono da un vaffaday! Mi meraviglio invece del Pd, di Sbic e di Italia Viva: gli stessi che pretesero la testa dell’assessore Mariani nel 2020 perché la moglie era stata assunta da una cooperativa che aveva in gestione gli appalti del Comune. Si, pretesero, è cronaca. Adesso invece gli amici con la memoria corta pretendono che, in una situazione simile se non identica se non peggiore, io taccia, dimenticando che tutto quello che dicono e scrivono è in aperta contraddizione con quello che insieme dicevamo e scrivevamo in campagna pre-elettorale. Evidentemente c’era e c’è una differenza tra me e loro, ed è questa: la mia critica è stata ed è sulle condotte, quindi politica, e prescinde sempre dalle persone. Fossero anche i miei più cari familiari direi quello che ho detto. La loro no. La loro è diversa: quella che prima, ai tempi della moglie dell’assessore Mariani fu un caso politico con tanto di richiesta di revoca di nomina alla Casini condita da “un sussulto morale e di dignità cittadina” (PD), oppure allo stesso Mariani di rassegnare le dimissioni per “dovere civico e morale” (Sbic e Italia Viva ma anche FDI ), ora non vale più. Dimenticata, abiurata! Addirittura motivo di imbarazzo e indignazione ma al contrario. In altre parole il messaggio è diretto quanto inutile e cioè ti costringeremo a tacere. Perché altrimenti il potere si infuria e si fa branco. E dimenticando tutto, ma proprio tutto ciò che è accaduto, Pd, Sbic e Italia Viva si appropriano delle stesse parole che usava l’assessore Mariani: campagne diffamatorie, attacchi personali, ecc. Mariani, accusato, sempre dal Pd, e quindi anche da me, di fare parte di un sistema “politico_ clientelare” le cui vittime erano “i giovani e i disoccupati”, dignitosamente si dimise. Forse la moglie di Mariani non era iscritta al collocamento e non aveva risposto ad un avviso? Chissà. Potrei continuare, ma il doppiopesismo dei componenti di una maggioranza che ha tradito, sotto ogni punto di vista, il patto fatto con gli elettori, è chiaro a tutti. Insistere offenderebbe l’intelligenza di chi legge, lascio che a farlo siano altri”

Lascia un commento