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SULMONA – Due anni sono trascorsi dall’entrata in vigore della legge regionale e Casa Srl, la società che fa capo alla Casa Funeraria Caliendo Salutari, depositerà nei prossimi giorni istanza-diffida al Comune di Sulmona, per il tramite dell’avvocato, Armando Valeri, per la cessazione dell’attività della casa funeraria di via Lear. Il contenzioso tra le due imprese va avanti e nei prossimi mesi potrebbe giungere alla fase cruciale. E’ stata infatti sollecitata la fissazione dell’udienza al Tar per il ricorso contro il via libera del Comune all’esercizio della struttura. Contestualmente, nelle prossime ore, arriverà una diffida agli uffici di Palazzo per la scadenza dei due anni da quel 26 ottobre, giorno in cui la legge regionale entrò in vigore. Secondo tale legge (art.26 comma 2) “è consentita, previa comunicazione al Comune competente, l’utilizzazione temporanea di immobili privati siti nelle immediate vicinanze (delle attività economiche, ndr), o parti di essi, per usi diversi da quelli previsti dal vigente strumento urbanistico, per una sola volta e per un periodo non superiore a due anni”. Una norma generica nel senso che i due anni potrebbero decorrere anche dalla messa in funzione della struttura e nel caso di specie da aprile 2021. L’utilizzazione, infatti, fa riferimento alla messa in esercizio dell’attività. Anche se, considerato che la concessione era riferita alla pandemia, va ricordato che lo stato di emergenza è ormai chiuso. Almeno sulla carta. Al Comune il compito di sbrogliare la matassa. Quanto alla sostanza del ricorso, Casa Srl aveva deciso di adire le vie legali, sostenendo che la legge regionale era finalizzata a garantire ampliamenti per il distanziamento sociale, vista l’emergenza da Covid, a chi già esercitava un’attività autorizzata e non ad aprire un’altra attività commerciale a carattere socio-sanitario con peculiarità e procedimenti amministrativi autorizzativi di altra natura. Per i ricorrenti permane l’interesse sul pronunciamento del Tar soprattutto ai fini risarcitori.

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