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SULMONA – Continuano i disagi per lo stop al servizio di ecografia in ospedale legato alla grave carenza di organico per la quale la Cgil ha indetto lo stato di agitazione, minacciando una mobilitazione. Dall’azienda sanitaria non sono arrivati al momento gli interventi richiesti fatta eccezione della proroga del contratto di lavoro subordinato e a tempo indeterminato della dottoressa, Martina Filauri, “al fine di assicurare l’erogazione dei Lea e il funzionamento dei servizi ed evitare grave nocumento all’espletamento degli stessi”- come si legge nella determina della Direzione Generale. Il contratto, per il Dirigente medico, si intende prorogato per altri dodici mesi. Ad oggi restano in servizio quattro medici radiologi nel presidio ospedaliero di Sulmona (e uno solo dei due assegnati al PO di Castel di Sangro), un numero complessivo ben inferiore a quello previsto in pianta organica, e solo due medici sul totale sono attualmente abilitati ai turni notturni, situazione ovviamente non conciliabile con le normative contrattuali vigenti in ambito nazionale, e che da mesi sta implicando un dispendio aggiuntivo di risorse economiche ed umane. Le problematiche di radiologia, sfociate nella sospensione delle ecografie, erano state rappresentata alla Asl dalla Uil con una nota dello scorso 24 agosto. “Il servizio di ecografia è stato sospeso creando nocumento al territorio e ai suoi abitanti”- tuona la Uil- “riteniamo inaccettabile che un servizio essenziale non possa essere erogato. Un ospedale pubblico che serve un territorio vasto come quello della Valle Peligna e Alto Sangro non deve assolutamente rinunciare a un servizio di base, neppure per un periodo limitato”. E’ proprio vero che il primo livello per un ospedale si misura nella sostanza e non nella forma. Proroghe sono arrivate nell’ultima settimana per un dirigente medico di urologia e per una dottoressa assegnata alla diabetologia. Dei concorsi per i direttori delle Uoc nemmeno l’ombra. Come pure la risonanza magnetica nuova di zecca resta in magazzino.

Andrea D’Aurelio

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