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SULMONA – Fa incetta di vincite al superenalotto e centra anche un cinque ma il terminale non glielo riconosce. Per questo un pensionato di 83 anni, residente a Sulmona, presenterà nelle prossime ore un esposto querela negli uffici della Guardia di Finanza di Sulmona affinchè si faccia luce sul caso e si accertino eventuali difformità. Non una vincita da capogiro ma comunque utile nell’epoca del caro. “Lo scorso 18 gennaio mi sono recato in una ricevitoria per partecipare al concorso del superenalotto, presentando 21 schedine da cinque colonne ciascuna. Il gioco prevede delle vincite immediate di 2, 25 e 500 euro, controllabili già nello stesso giorno della giocata con applicazione win box del superenalotto”- racconta il pensionato. “La sera del 19 gennaio, dopo l’estrazione, intorno alle 22, ho verificato i tagliandi in mio possesso, riscontrando che tutti evidenziavano una vincita secondo le varie combinazioni”. I numeri estratti erano i seguenti: 29, 47, 57, 59, 67,87. A quel punto il giorno seguente l’83 enne si è recato nella tabaccheria per portare la vincita all’incasso. “Per correttezza ho fatto presente al personale che al momento dell’inserimento dei tagliandi nel terminale superenalotto, questi non ha segnalato la vincita con il cinque”- riprende il pensionato nella denuncia, chiedendo spiegazioni all’operatore della ricevitoria che gli ha consegnato a sua volta la somma di 1405.74 euro, a fronte dei quasi 24 mila centrati. “L’operatore non sapeva cosa dire alla direzione di Lottomatica. Non era in grado di mostrarmi il tagliando di vincita dove risultava la cinquina vincente che è tenuto a conservare per un anno”- spiega il giocatore facendo notare che nella copia del borderò fornita dalla tabaccheria la vincita più cospicua non appariva. Il sospetto del pensionato è che le vincite e i numeri di riferimento siano stati inseriti dentro il sacchetto della tombola e agitati per evitare di risalire alla ricostruzione reale delle schedine e dei relativi tagliandi vincenti, consegnati nella giusta cronologia. Per questo nella denuncia, al vaglio delle Fiamme Gialle, è stato allegato anche il tagliando 17 che attesterebbe la cinquina. La dea bendata aveva una doppia benda, per dirla con le parole del pensionato, che non si è rassegnato e ha chiamato in causa le forze dell’ordine.

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