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Dalla maggioranza di Raiano riceviamo e pubblichiamo: “Con soddisfazione accogliamo il risveglio della sezione locale PD, dopo anni di assoluto silenzio. Abbiamo sempre ritenuto e, continuiamo a ritenere, che sia utile un confronto dialettico quando si devono affrontare argomenti che toccano anche la sensibilità delle persone. La diversità delle opinioni è il sale della democrazia e, da sempre, noi abbiamo ascoltato tutti, anche chi non è rappresentato in Consiglio Comunale per propria scelta, salvo poi prendere la decisione che ritenevamo più corretta per il nostro Paese. Gli amici del PD hanno voluto dire la loro sul fenomeno dei furti che sta creando molti problemi al nostro Paese e a tutta la Valle Peligna. E lo hanno fatto cavalcando questa problematica arrivando a sostenere “…per non rafforzare la sensazione, sgradevole ed infondata ma purtroppo molto diffusa, di discriminare anche le vittime dei reati tra amici e nemici degli amministratori stessi…”.
Facciamo presente che uno dei primissimi episodi si è avuto a casa di un Consigliere Comunale e non ci sembra che si siano messe in atto azioni diverse dagli altri episodi. Semmai ci saremmo aspettati anche un minimo di solidarietà. Ma tant’è.
Siamo convinti, ed i fatti lo testimoniano, che le nostre tre Amministrazioni hanno sempre rappresentato tutti i raianesi. Forse sostengono ciò perché era questa la consuetudine quando amministravano loro? Noi non lo crediamo per l’onestà intellettuale di chi ci ha preceduto. Ma se lo scrivono loro… e sinceramente non accettiamo lezioni di moralità- Sarà forse che ormai è passato più di un decennio, ma hanno dimenticato quali sono le prerogative e l’ordinamento degli Enti Locali.
Ritengono che noi ci siamo mossi solo dopo il loro intervento. Ci spiace deludervi ma noi attenzioniamo tutto e che prima di comunicare pubblicamente abbiamo voluto condividere con le Forze dell’Ordine.
Un Comune deve cercare di garantire la sicurezza dei cittadini che, ricordiamo compete unicamente alle Forze dell’Ordine, mettendo in campo azioni preventive quali l’installazione delle telecamere (nel nostro Paese ne abbiamo nove), dialogando quotidianamente con la locale Stazione dei Carabinieri, rappresentare al Prefetto la problematica, così come è stato fatto senza aver bisogno di fare comunicati stampa. Perché cosi agiscono le Istituzioni nel clima della più totale collaborazione.
Le nostre telecamere sono state molto utili per le indagini, sebbene qualcuno sostenga che non funzionano. In previsione c’è la possibilità di implementare il sistema di video sorveglianza in modo da dare ulteriori strumenti alle Forze dell’Ordine che ringraziamo per l’enorme lavoro di controllo e prevenzione su tutto il territorio.
Il problema principale è legato alla mancanza di personale, fenomeno generalizzato in tutta la Nazione. Ciò è una conseguenza degli ultimi anni non si è provveduto ad effettuare il ricambio generale degli addetti alla sicurezza.
E proprio su questa tematica rivolgiamo un appello al Senatore Fina, cosi solerte nel rappresentare al Prefetto il problema soprattutto nel suo collegio elettorale.
Vista la sua posizione di rappresentante massimo delle istituzioni, anche se non nelle file dell’attuale maggioranza, gli chiediamo di incalzare coloro che sono preposti a prevedere nuove assunzioni per le Forze dell’Ordine, in modo da poter un contributo significativo e permettere loro di garantire la sicurezza dei cittadini italiani a 360°. In questo modo tutti quanti gli attori sarebbero di aiuto nel rispetto delle proprie competenze e prerogative.

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