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SULMONA – Sarebbero entrati nel locale riuscendo ad asportare il borsello che conteneva il fondo cassa: circa 9 mila 500 euro in contanti. Un furto con destrezza, quello perpetrato nel 2017 ai danni dell’agenzia di scommesse sportive Strike di via Cappuccini, che ieri è approdato sul tavolo del giudice monocratico del Tribunale di Sulmona nel processo a carico di M.V. e A.M., due sulmonesi ritenuti responsabili del furto aggravato. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nel locale e acquisite dalla Squadra Anticrimine del Commissariato Ps di Sulmona, che ha svolto indagini sul caso, sono state analizzate davanti al giudice per ricostruire tutti i passaggi del furto. Dai filmati si riconoscerebbe uno dei due imputati, M.V., mentre si impossessava del borsello, collocato tra una delle casse e un distributore di caramelle. L’altro imputato appare invece in posizione defilata rispetto al punto di commissione del furto. Secondo il quadro probatorio faceva da palo per il suo complice mentre per l’avvocato difensore, Alberto Paolini, nulla ha a che vedere con l’episodio tant’è che nel pomeriggio stesso si recò in Commissariato per mettersi a completa disposizione degli inquirenti e rintracciare l’altro sulmonese, resosi inizialmente irreperibile. Le attività investigative hanno portato alla denuncia di entrambi. Il prossimo 3 aprile, probabilmente, si arriverà a capo della vicenda, fermo restando la richiesta di perizia psichiatrica che sarà depositata per entrambi gli imputati, anche da parte dell’avvocato Andrea Marino che difende M.V e che ritiene, la ricostruzione dell’episodio visibile nelle immagini, insufficiente per dimostrare la colpevolezza del suo assistito.

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