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SULMONA –  “Il governo ci sta ignorando, 150 mila lavoratori del settore del gioco legale rimangono senza risposte. Veniamo trattati come lavoratori di serie B”. E’ il grido di dolore che arriva da migliaia di imprenditori e lavoratori di sale scommesse, sale slot, bingo e in generale di tutto il comparto del gioco pubblico (e legale) sono scesi oggi in piazza a Roma per manifestare contro il governo e chiedere l’immediata riapertura delle attività. Tra loro c’erano anche imprenditori peligni che sono arrivati con striscioni e cartelli per dare manforte alla protesta nella Capitale. Un’intera giornata fuori sede per far sentire la voce dell’intera categoria. Sembra che qualcosa si stia muovendo visto che sarebbe pronta la bozza per rimettere in piedi il comparto. A Onda Tg parla il sulmonese, Alessandro Di Prata, che oggi ha seguito a distanza la protesta romana. “Sulla data della riapertura non c’è ancora nessuna certezza”- esordisce Di Prata spiegando che c’è molta rabbia perché il settore è finito in coda alla classifica delle ripartenze. “Ad oggi sono tre mesi esatti che siamo chiusi senza nessuna sovvenzione e con un’ulteriore tassazione da parte dello Stato. Oltre il danno la beffa”- conclude il giovane. (a.d’.a)

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