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SULMONA – Tre mesi di reclusione, risarcimento in sede civile e pagamento delle spese processuali. E’ questa la pena (sospesa) inflitta l’altro giorno, dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, ad un 45 enne di Sulmona, finito sotto processo per l’incidente sul lavoro nell’asilo Isola Felice, collocato in località Badia. I fatti risalgono al 10 luglio 2018 quando un operaio, mentre era intento a smontare i pannelli della copertura del tetto, facendo uso di una scala in alluminio lunga quattro metri, cadde rovinosamente a terra, riportando una frattura scomposta dell’omero sinistro, giudicata guaribile con una prognosi di quaranta giorni. A processo sono finite tre persone: la responsabile della ditta assolta con rito abbreviato, il preposto incaricato dall’impresa che ha patteggiato la pena e il 45 enne sulmonese, coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori. Anche il Comune di Sulmona, come responsabile civile, è finito nel calderone giudiziario. L’imputato , secondo l’accusa, non avrebbe verificato con opportune azioni di coordinamento e controllo l’applicazione, da parte dell’impresa esecutrice, delle disposizioni riguardanti l’installazione di adeguate misure contro il rischio caduta dall’alto. Da qui la condanna a tre mesi di reclusione. La pena resterà sospesa. Condannato anche il Comune di Sulmona a risarcire la parte civile. È molto probabile che le parti impugneranno la sentenza in appello dal momento che l’alta vigilanza per gli eventi contingenti che emergono estemporaneamente durante i lavori spettano, secondo le difese, al datore di lavoro.

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