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SULMONA – Gli fissano un’ecografia alla tiroide nel distretto sanitario di Castelvecchio Subequo, pur di evitare le lunghe attese, ma quando arriva il giorno fatidico della visita, il medico non c’è. La disavventura è capitata l’altro giorno ad un 80 enne residente sul territorio comunale di Sulmona che ha dovuto fare i conti con il sistema organizzativo della Asl. Nessuno si sarebbe preso la briga di contattarlo per evitare il viaggio a vuoto. “Sono fortunato a avere un’indennità di accompagnamento. Per questo c’è chi può aiutarmi a spostarmi. Penso a quanti, nella mia stessa condizione, non hanno tale privilegio. La sanità deve cambiare passo ed essere più in sintonia con le persone fragili”- ha riferito l’uomo al Tribunale per i diritti del Malato che ha raccolto la segnalazione e ha denunciato il caso. “Cura ed assistenza devono essere fruibili a tutti, non solo sul piano formale ma anche e soprattutto sostanziale”- rileva la coordinatrice del Tdm, Catia Puglielli. Le liste d’attesa d’altronde restano piuttosto lunghe e il più delle volte costringono l’utenza, soprattutto quella più fragile, a macinare chilometri o a rivolgersi ai privati. Un “piano b” per l’80 enne il Cup lo aveva individuato, ovvero sottoporsi all’esame in Valle Subequana anziché attendere mesi e mesi. Peccato che il medico, nel giorno stabilito, non era in servizio

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