SULMONA – Rimettere insieme non solo i cocci di un’area politica che appare disgregata e senza una direzione, ma ricostruire l’identità e l’anima del fare politica per tornare a responsabilità di governo e presentare una forte alternativa al centrodestra. Con questo spirito il centrosinistra provinciale si è radunato nella seduta di ieri nell’Hotel Meeting Santacroce al grido di “Che fare”. Un’esortazione che ha richiamato le figure storiche che si sono sempre riconosciute nei metodi del centrosinistra senza trasfusioni politiche che minano la componente etica del politico e della persona. “Abbiamo gettato le basi per questo percorso che non vuole essere una guerra interna ma uno stimolo per creare un punto di riferimento per quanti non vogliono venir meno alla passione di fare politica e di farla con coloro i quali si riconoscono”- afferma Teresa Nannarone, simbolo dell’iniziativa che non ha il sapore nostalgico. Non solo un mero amarcord ma un punto di ripartenza ma per andare avanti più uniti di prima, con un progetto comune e con alleati che hanno nel sangue i valori del centrosinistra. Che fare? Il movimento è ai nastri di partenza per fare innanzitutto politica con la maiuscola e costruire, con il tempo e nel tempo, una valida alternativa alla destra nazionale e regionale.