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SULMONA – L’operazione richiesta non poteva andare a buon fine ma la quota d’iscrizione, prontamente incassata dal sistema digitale, non è stata restituita al candidato. Scatta il decreto ingiuntivo per il circolo sulmonese e la segreteria nazionale del Partito democratico. Il provvedimento, volto a recuperare la somma di 25 euro versata dall’aspirante iscritto, è stato firmato nei giorni scorsi dal giudice di pace di Sulmona, Anna Maria De Santis. Da qui la notifica formale che consente ai dem di impugnarlo entro quaranta giorni o procedere al pagamento, onde evitare il pignoramento dei conti. Una vicenda al quanto sui generis, a tratti comica, vista l’entità dell’importo che risulta aggravato dalle spese legali di circa 150 euro. Tuttavia la questione va inquadrata sul piano etico e valoriale. L’aspirante iscritto aveva effettuato l’intera procedura sul portale on line del partito. E’ stato quindi raggiunto dal messaggio standard: “caro cittadino, grazie per aver scelto il partito democratico. A seguito delle opportune verifiche con il circolo di appartenenza le daremo conferma dell’iscrizione”. La richiesta, dopo il confronto con i dem sulmonesi, è stata respinta con un ulteriore laconico messaggio: “gentile cittadino, sentiti gli organi del circolo di appartenenza, la sua richiesta è stata respinta”. Responso privo di motivazione. A quel punto il candidato, rispondendo al partito, ha chiesto l’immediata restituzione della somma versata. “Diversamente mi rivolgerò al giudice competente” aveva scritto nella risposta. Così è stato. Quei 25 euro non sono più tornati indietro e per una questione di principio l’uomo ha incaricato il suo avvocato di procedere con il decreto ingiuntivo, firmato dal giudice di pace. Per la neo Segretaria nazionale, Elly Schlein, arriva la prima “sorpresa”.

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