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POPOLI – “L’apparecchiatura per la Risonanza magnetica è ancora ferma e l’impianto elettrico non a norma crea continue interruzioni di corrente. Questa è la situazione in cui il Governo regionale lascia marcire l’Ospedale di Popoli”. A denunciarlo è il consigliere regionale Domenico Pettinari, vice Presidente della commissione sanità in regione Abruzzo. “Non è la prima volta che incalziamo la Giunta regionale sulla situazione dell’ospedale Santissima Trinità di Popoli. In questi ultimi giorni l’assessore ha parlato tanto di liste d’attesa e di azioni per snellirle, quando abbiamo un macchinario per la diagnostica costato circa un milione di euro fermo in una stanza e non funzionante. E se al conto ci aggiungiamo i 300mila euro appaltati per l’adeguamento dei locali destinati ad ospitarlo siamo su uno spreco di circa 1milione e 300 mila euro ed ancora hanno il coraggio di parlare di “mancanza di fondi”. Il consigliere pentastellato spiega che si tratta di “un gravissimo danno per la sanità regionale e disservizio per l’utenza costretta in caso di urgenza a rivolgersi a strutture private. Ma come se non bastasse è stato certificato, dagli uffici tecnici, un grave problema nell’impianto elettrico, con particolare riferimento alla cabina elettrica del piano terra nel vecchio corpo di fabbrica ospedaliero. Un problema che necessita di urgenti e improcrastinabili lavori di adeguamento e messa a norma, anche con riguardo alle parti complementari, essendo presenti cavi elettrici volanti unitamente a parti della cabina non protetti, parti danneggiate e non funzionanti. Una cosa è certa, noi non abbasseremo mai l’attenzione su questi temi”- conclude Pettinari. Ieri nel frattempo l’assessore regionale Donato Di Matteo ha fatto recapitare la sua proposta, sollecitando la convocazione di un tavolo urgente. “Nel mio disegno oltre al centro di riferimento regionale per la gestione della riabilitazione neuro muscolare (art. 56) e per la riabilitazione delle gravi cerebropatie acquisite (art. 75 – 80) e lungodegenza – sottolinea l’assessore – devono trovare piena cittadinanza le unita’ operative chirurgiche, endoscopiche, ortopediche, di medicina generale, fisica e riabilitativa con relativi posti letto dedicati oltre al mantenimento della funzione del pronto soccorso H24”. Secondo Di Matteo la struttura del pronto soccorso dovra’ avvalersi di adeguati servizi di supporto quali radiologia (TAC e RMN), cardiologia, emodialisi, ambulatorio analisi, centro trasfusionale e anestesiologia.

Andrea D’Aurelio

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