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SULMONA – Un’amministrazione indifendibile che doveva e deve intervenire nell’immediato. La lettera aperta per il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, arriva da un genitore dell’istituto Mazzini- Capograssi all’indomani delle proteste per le gelide temperature registrate in classe.
“Stamane penso a mia figlia Viola, quarta elementare, che stamane è andata a scuola felice perché stanno terminando lavoretti e bigliettini di Natale. Ma io non sono felice quanto lei di saperla in aula e non per paura del Covid, perché so bene che lì le misure anticontagio sono rispettate all’ennesima potenza.
Non sono felice perché stamane, alle 8:36, in classe di mia figlia, c’erano 11°C e ieri nei bagni di gradi ce n’erano 5”- scrive Valentina- “non sono felice perché vivo in una città in cui la priorità non sono i bambini, ma la pedonalizzazione di un Centro Storico, vuoto perché durante le prossime festività saremo in zona rossa con divieto di uscire di casa. Non sono felice perché siamo amministrati da persone che non agiscono prontamente alle segnalazioni ufficiali inviate e questa storia va avanti da settimane. Caro Sindaco, dovrebbe rivedere le sue priorità e chiedere ai suoi collaboratori di farsi un bell’esame di coscienza. L’ho difesa, anche pubblicamente, quando Sgarbi l’ha attaccata, ma ora no. Caro Sindaco, Lei ora è veramente indifendibile. E non mi venga a dire che avete bisogno di tempo per sistemare le cose perché di tempo ne avete avuto tanto. Più di un mese, per l’esattezza. Faccia qualcosa. Ora. Subito. Faccia qualcosa perché anche Lei è una mamma e sono certa che anche Lei ci soffrirebbe sapendo che uno dei suoi figli deve vivere per 8 ore ogni giorno in un ambiente gelido”. Uno sfogo-denuncia che ricalca il clima di preoccupazione che si respira in via Dalmazia. Oggi sull’argomento è intervenuto anche il consigliere comunale di Italia Viva, Fabio Pingue, che rimprovera alla maggioranza di non aver saputo spendere le risorse per l’efficientamento energetico in maniera adeguata. “Un episodio decisamente vergognoso quello accaduto nella scuola Capograssi e, ancora più grave, la mancanza di scuse e di un tempestivo intervento del sindaco e della Giunta”- conclude Pingue.

Andrea D’Aurelio

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