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SULMONA – Incappò in una buca ricolma d’acqua in via Michele Torcia fino a rimediare dei danni nella sua autovettura, ovvero 224 euro. Un importo modesto che pure ha spinto il malcapitato automobilista, protagonista dell’incidente stradale del 17 dicembre 2018 verificatosi in città, a denunciare il Comune di Sulmona per chiedere il risarcimento dei danni subiti. L’ente è stato quindi citato davanti al giudice di Pace dove, nell’udienza del 29 gennaio, è fallito il tentativo di conciliazione. L’ennesimo procedimento giudiziario, derivante dalla cura e dalla manutenzione delle strade, si è reso necessario in quanto la società che gestisce la fase istruttoria delle pratiche assicurative, interessata dell’accaduto, dopo aver istruito la pratica, ha comunicato all’automobilista di non poter procedere asserendo la proprietà privata della strada luogo dell’incidente. La stessa tesi portata avanti dal Comune, che con una delibera di Giunta ha dato mandato all’avvocato Marina Fracassi di resistere in giudizio, poiché secondo l’ente la strada privata è di pertinenza per lo più delle palazzine e su quel tratto il Comune non è nemmeno tenuto alla manutenzione straordinaria. Fatto sta che il cittadino ha trascinato l’ente davanti al giudice di pace per qualche centinaia di euro che, se riconosciuti come risarcimento del danno patito dalla propria autovettura, sicuramente fanno comodo in questo particolare momento storico. Al di là del caso di specie, la raffica di procedimenti legali che si sono susseguiti per la cura delle strade, deve comunque spingere chi di dovere a prestare maggiore attenzione.

Andrea D’Aurelio

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