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SULMONA – Il Pd dichiara il voto contrario ma non partecipa alla votazione, Avanti Sulmona si astiene e la maggioranza vota a favore. Passa non senza tensioni e polemiche, in aula, il bilancio consolidato dell’annualità 2017. L’ultimo Consiglio Comunale dell’anno non ha risparmiato sceneggiate e parole pesanti. La seduta si è accesa quando la minoranza consiliare ha lasciato i banchi dell’assise subito dopo il via libera all’esternalizzazione del servizio tributi. Si è tentato di far mancare il numero legale ma la verifica, come prevede il regolamento, scatta solo nel momento in cui i consiglieri comunicano l’uscita dall’aula e chiedono di accertare la sussistenza del numero legale. Tentativo non riuscito. La minoranza torna in aula per discutere il bilancio e subito inizia l’arringa per evidenziare alcune criticità fatte trapelare dai revisori dei conti, il cui Presidente è stato audito in aula. La maggior parte riguardano il Cogesa. “Tra il secondo semestre del 2017 ed il primo del 2018 c’è stata una vera e propria esplosione di personale, nel Cogesa – ha sottolineato Tirabassi –ma la relazione dei revisori dei conti del Cogesa fa perno ancora sulle sentenze della corte di giustizia europea e poi del consiglio di stato sull’affidamento in house al Cogesa, rilievi che i revisori guardano con preoccupazione per certe incongruenze giuridiche e per i rischi di danni economici che potrebbero derivare alla società Cogesa”. Poi c’è il caso dell’Asa di Castel Di Sangro e tutto il discorso che riguarda il recupero crediti, come pure i rimborsi spese che fanno capo a entrambe le partecipate, anche alla Saca. “Entrambe le società chiudono con un utile e questo va a migliorare il risultato di gestione dell’ente e delle partecipate“- interviene l’assessore comunale al commercio, Stefano Mariani- “le osservazioni (ndr) che la minoranza fa le fanno in realtà i revisori dei conti, sono stati degli errori prevalentemente formali ma che non vanno ad inficiare sull’utile, seppur è necessario rilevarle”. Sull’affidamento in house il consigliere Santilli ha ricordato che la decisione del Consiglio di Stato si applica sugli atti esperiti nel 2014 ma nell’arco di quattro anni il quadro è cambiato. Avanti Sulmona intatto si astiene perché si dice preoccupata sulle responsabilità dei singoli consiglieri in riferimento alla vicenda Asm. Il Pd invece ha preferito non intervenire al momento del voto proprio alla luce delle incongruenze emerse. Nel corso della seduta è passata con i voti della maggioranza l’esternalizzazione del servizio tributi come pure è stata discussione l’interrogazione sui bandi per formazione della graduatorie del Cogesa.

Andrea D’Aurelio

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