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SULMONA – I consiglieri comunali rinunceranno ai gettoni di presenza, almeno quelli che hanno sottoscritto l’ordine del giorno. Gli assessori forse. Finale col botto per il Consiglio Comunale post Covid che si è acceso sull’ordine del giorno presentato dalla consigliera comunale, Elisabetta Bianchi, riguardo la rinuncia alle indennità di carica nell’anno dell’emergenza pandemica. L’ultimo atto della seduta dell’assise civica ha fatto registrare lo show tra il sindaco, Annamaria Casini e la consigliera, che ha portato la maggioranza a riscrivere il documento e approvarlo ma nella versione corretta e modificata. Al tempo del Coronavirus solo i consiglieri comunali rinunceranno al gettone di presenza, che ammonta a circa 300 euro annuai, mentre gli assessori si regoleranno di conseguenza, decideranno liberamente cioè se rinunciare o meno all’indennità di carica. Ma le cifre sono decisamente più alte. Le indennità annuali dell’esecutivo si aggirano intorno ai 110 mila euro. Per questo gli animi si sono scaldati. Per la serie “toccatemi tutto ma non il portafoglio”. Ma la beneficenza e la solidarietà si fanno in silenzio per dirla con le parole di qualche consigliere di maggioranza. Per il sindaco l’ordine del giorno è “provocatorio e offensivo”. Per questo la seduta è stata sospesa per quindici minuti fino a rientrare in aula e approvare l’atto con i pochi rimasti. Alcuni consiglieri rinunceranno all’indennità mentre gli assessori si regoleranno secondo “coscienza”. Un siparietto che ha fatto passare in secondo piano i debiti fuori bilancio riconosciuti, la domanda di attualità sulla piscina comunale, il regolamento per le rette dell’asilo e la valorizzazione dell’ex campo 78. Una seduta fiume che ha tenuto incollati sulle poltrone di Palazzo i consiglieri fino a tarda serata. D’altronde, dopo il lungo lockdown, bisognava recuperare il tempo perso.

Andrea D’Aurelio

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